Le ispezioni ed i monitoraggi dei beni culturali sono spessi effettuati all’interno di edifici di interesse storico ed artistico. Il drone per riprese video professionali e fotografiche è lo strumento adatto per svolgere dei controlli e delle verifiche con la massima precisione. L’attività, inoltre, viene svolta in massima sicurezza. Senza quindi mettere a rischio l’incolumità dei lavoratori che, per ottenere gli stessi risultati, si sarebbero dovuti issare su strutture molto alte. Il drone, inoltre, offre la possibilità di trasportare con facilità sensori che operano non solo nel visibile. Ma anche nello spettro termico ed iperspettrale ottenendo in un’unica sessione una grande quantità di dati.
Questo piccolo aeromobile a pilotaggio remoto permette inoltre di portare i sensori anche in punti di difficile accesso. A differenza della classica attività svolta con mezzi meccanici, l’ispezione col drone permette di eseguire delle riprese fotogrammetriche e procedere alla ricostruzione in 3D. I risultati ottenuti forniscono un quadro decisamente completo per le fasi decisionali che spetteranno agli esperti di restauro.
Il drone, un efficace strumento le ispezioni del patrimonio culturale di un territorio
Le ispezioni del patrimonio architettonico ed artistico effettuate col drone sono utili ai fini della loro promozione e valorizzazione. Riprese fotografiche e video professionali con l’ausilio del drone sono organizzate proprio all’interno di edifici di indiscusso valore artistico, come possono essere le chiese ed i palazzi antichi. Il ricorso al drone, inoltre, riduce al minimo anche il pericolo di crolli che sempre più spesso si verificano in costruzioni di elevato pregio artistico e culturale.
La tecnologia del drone può essere d’aiuto per riportare alla luce dei resti archeologici nascosti sotto il terreno che non si potrebbero individuare in altro modo. L’innovativa tecnica di termografia con drone, infatti, sfrutta l’infrarosso attraverso delle telecamere che sono in grado di rilevare le differenze tecniche. Ma anche di registrare l’umidità presente nel sottosuolo e la copertura vegetale, tutti dati necessari per individuare la presenza di resti archeologici.