Da ormai qualche anno si sta assistendo ad una vera e propria rivoluzione: l’agricoltura 4.0. In questo processo i droni e la loro tecnologia rivestono un ruolo importante. La popolazione mondiale, infatti, è destinata ad aumentare nonostante la pandemia e continueranno ad esserci sempre maggiori richieste di dieta variegata. L’unica strada percorribile, infatti, è quella di produrre in maniera sostenibile aumentando la quantità di cibo a disposizione. Senza tuttavia accrescere la superficie già coltivata in modo da limitare al massimo l’impatto ambientale dell’agricoltura. L’innovazione è quindi il primo punto di partenza se il settore agricolo vorrà essere pronto a sostenere tutte quelle sfide che sarà chiamato ad affrontare negli anni a venire.
Il ruolo strategico dei droni nell’agricoltura 4.0
Dall’essere inizialmente comprimari, i droni stanno diventando protagonisti dell’agricoltura 4.0. Gli aeromobili a pilotaggio remoto, infatti, sono dotati di telecamere HD e ultra HD e di sensori multispettrali. Questi ultimi, oltre a garantire una visione ottimale, permettono di intervenire attivamente e con tempestività nella gestione della produzione agricola. I droni professionali, inoltre, hanno dei sistemi GPS di ultima generazione che permettono di localizzare esattamente le aree e le colture. Sono equipaggiati anche con dei magnetometri. Ossia delle bussole che, utilizzate in combinazione col GPS, guidano questi piccoli velivoli radiocomandati tra le direzioni cardinali.
Gli altri compiti svolti dai droni nel settore agricolo
I droni stanno diventando degli strumenti sempre più preziosi per le aziende agricole. Permettono infatti di svolgere la mappatura delle condizioni termiche dei terreni ma anche di identificare, tramite un incrocio di dati, i momenti più adatti per la raccolta delle colture o per la potatura delle piante. I droni, inoltre, si occupano anche del monitoraggio della salute dei suoli e delle coltivazioni e rappresentano un efficace deterrente nella lotta contro i batteri ed insetti, responsabili della rovina di molti raccolti. L’utilizzo dei droni professionali, infine, permette anche di elaborare le mappe di prescrizione che hanno lo scopo di calcolare una stima ottimale delle quantità di sementi, concime e fitosanitari necessari con la conseguente riduzione dell’uso dei pesticidi.